Minacciato di morte insieme alla sua famiglia, parla il ristoratore Trimboli: "Vado avanti. Se ho paura? Scusi, lei non ne avrebbe? Ma qui ogni impresa onesta, per farcela, deve sbattersi il doppio"

trimbolidi Mario Meliadò - Quattro lettere dense di gravissime minacce di morte per un intero nucleo familiare non hanno avuto ragione di un indomito imprenditore della locridea Martone, il titolare del ristorante "La Collinetta", depositario di svariati riconoscimenti per la bontà della sua cucina e per l'elevata attenzione alla valorizzazione dell'enogastronomia locale.

Pino Trimboli , innanzitutto: sembra che davvero ci sia una brutta sorte comune per tutti coloro i quali coraggiosamente cercano di dare attraverso il consorzio Goel un futuro diverso alla Calabria e alla Locride...


《Mah, a quanto pare sì... forse schierarsi dalla parte del bene non ripaga, o addirittura viene considerato un "cattivo esempio"!, visto che chi non lo è lavora ugualmente e anzi anche meglio... Magari siamo un esempio "scomodo", che ne so? 》.

Certo adesso ha avuto modo di subirlo sulla sua propria pelle, questo "marchio": 4 lettere intimidatorie, alcune inviate addirittura ai suoi familiari, in cui le chiedono un mucchio di denaro. Cinquantamila euro... come s'è arrivati a questo? E lei cos'ha pensato?

《Intanto, la prima cosa che ho pensato quando mi sono state recapitate le lettere minatorie è che veicolavano una richiesta largamente fuori dalla mia portata. Per cui l'obiettivo non è tanto tenermi "sotto scacco" quanto proprio farmi chiudere battenti... Forse do fastidio a "qualcuno"!, che vuole che le dica》.

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Chi come lei è socio di Goel Bio, e più in genere del consorzio di cooperative promosso da Enzo Linarello, sa bene che la soglia dell' "attenzione" delle 'ndrine su questo fronte è molto alta... Al contempo, insieme a queste esose pretese degli ignoti estorsori, efferate minacce di morte: "Bruciamo il ristorante, te e i tuoi".


《Sì, e queste investono non solo me, ma anche piccoli innocenti e altri familiari, da parte di persone anonime, che non si firmano... Davvero, non so cosa dire》.

Si erano mai fatti vivi, in precedenza? Prima delle lettere di minacce, il racket le ha mai chiesto il "pizzo" come purtroppo a tanti commercianti e imprenditori regolarmente accade dalle parti nostre?


《No. Guardi, non solo siamo soci di Goelda oltre un decennio, ma il 28 ottobre scorso abbiamo festeggiato vent'anni d'attività. E in vent'anni, qui a Martone, nessuno ci aveva mai chiesto nulla》.

È importante l'ondata di solidarietà verso di lei. Ma lo è anche l'imminente riunione prefettizia in programma oggi pomeriggio... Come l'affronterà?, come ritiene possa essere meglio tutelata la sua attività, la sua famiglia?


《Io credo molto nel lavoro degli inquirenti, e crddo fortemente che noi dobbiamo dare l'esempio ai calabresi, ai giovani, ai tantissimi onesti che hanno voglia di lavorare sodo... Invece, purtroppo, qui da noi qualunque azienda intenda lavorare onestamente drve sbattersi il doppio, per poter tenere botta e restare sul mercato, in assenza delle economie di scala illegali. Ma non mollare è il nostro obiettivo: non sono queste minacciose missive a poter cambiare la nostra visione del mondo. Siamo nel 2019, dobbiamo anche noi darci una mossa...》.

...Ci ha detto che non mollerà. Ma certo la convocazione di questo vertice prefettizio urgentissimo è la rappresentazione plastica dell'esistenza di elementi investigativi: Trimboli, ha paura che davvero le possa accadere qualcosa di tremendo?


《....Lei al posto mio cosa penserebbe? Ricevendo lettere di questo tenore, lei avrebbe paura? Io ritengo che chiunque ne avrebbe... Ma la verità è che non possiamo abiurare la nostra rettitudine, cambiare il nostro comportamento per la volontà perversa di qualcun altro》.