Coronavirus, Falcomatà: “Dietrofront parziale della Regione su bollettini, ma numerosi interrogativi e nodi irrisolti”

falcomata video 600"La Regione Calabria ha fatto un parziale dietrofront sui bollettini. Tuttavia, restano irrisolti parecchi nodi". Lo ha affermato, in una nuova diretta facebook, il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, tornando sulla questione dei bollettini "sospesi" per le aziende ospedaliere del territorio calabrese. In giornata, la Regione Calabria ha poi fatto marcia indietro, comunicando che "le aziende sanitarie comunicano il dato relativo al territorio di propria competenza alle ore 18.00, avendo cura di verificare che lo stesso dato sia coerente con quanto comunicato al Dipartimento alle ore 14.30".

Una precisazione che non ha convinto il primo cittadino: "Ci sono ancora dubbi irrisolti e domande alle quali non è stata data risposta. La cittadinanza sta rispettando le regole, ma le istituzioni devono essere da esempio. Si rischia di scendere in un terreno scivoloso".

"I 15 contagiati di domenica a Reggio Calabria dove sono finiti? Ci sono o non ci sono? Diteci se esistono o meno. Questo numero può essere piccolo o grande in base a dove sono collocati" ha spiegato l'inquilino di Palazzo San Giorgio.

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"Ci sono discordanze fra Regione e Gom anche sul dato dei decessi" ha aggiunto Falcomatà. "Si tratta di vite umane e dietro i numeri ci sono storie e ci sono persone. Dobbiamo avere dati certi e reali". Allo stesso modo, "ci sono discordanze tra il numero dei tamponi segnalati dal Ministero e quelli segnalati dalla Regione".

"La Città Metropolitana ha 97 Comuni. Dobbiamo avere il dato dei contagi e dei tamponi suddivisi – ha ribadito il sindaco - per Comune, sesso ed età. Solo così si ha una informazione puntuale. E, come detto anche dall'Ordine dei Giornalisti, il cittadino ne ha diritto. Se nessuno li vuole dare, li do io. Mi prendo questa responsabilità".