Nucera (La Calabria che vogliamo): "Polsi simbolo brava gente di Calabria"

L'orgoglio calabrese, che è figlio di un avvertibile risveglio del mezzogiorno e del mediterraneo, alza i toni dopo le clamorose e lesive dichiarazioni rese, in sede parlamentare e in diretta TV davanti a milioni di italiani, dal Presidente della Commissione Antimafia.

"Provo sconcerto e amarezza nell'aver ascoltato le parole del Sen. Morra. Accostare i calabresi ed il santuario di Polsi alla simbologia della' ndrangheta è, ancora una volta, un'azione di denigrazione verso un popolo e un territorio che merita rispetto e giusta considerazione- attacca Giuseppe Nucera già Presidente degli industriali di Reggio Calabria- noi della piattaforma "La Calabria che vogliamo" intendiamo portare avanti una campagna di verità contro i pregiudizi e le false analisi sui calabresi, recuperando la buona reputazione, così fortemente lesa, che è "moneta" fondamentale per il riscatto e la rinascita della nostra amata terra".

"Il 27 Giugno al Senato della Repubblica - prosegue Nucera - abbiamo presentato il rapporto internazionale sulla Reputazione del Territorio, dimostrando le grandi prospettive di ripresa, sviluppo e rinascita della Calabria".

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"Domenica 25 Agosto abbiamo convocato d'urgenza un sit in di forte protesta civile (laica e religiosa) in prossimità del santuario e il 15 Settembre andremo a Polsi per un pellegrinaggio di preghiera dove costituiremo formalmente la piattaforma d'impegno civico e pensiero politico, economico e istituzionale "La Calabria che vogliamo".

Intendiamo, come società civile calabrese, con la sua diaspora intellettuale e professionale, residente ed emigrata, riaffermare che Polsi è un luogo di fede e tradizione popolare calabrese e non di 'ndrangheta".