Nelle chat di Palamara il fuoco incrociato sul procuratore aggiunto Gaetano Paci

Paci Gaetano nuova 6 apriledi Claudio Cordova - Non è solo il procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri, a essere oggetto delle critiche, anzi, degli insulti, da parte dei colleghi. Se Gratteri, leggendo i commenti di alcuni suoi colleghi non potrà non rimanerne deluso, di certo complicata sotto il profilo emotivo e lavorativo potrebbe essere la situazione di un altro ottimo magistrato come il procuratore aggiunto di Reggio Calabria, Gaetano Paci, oggetto, da più parti di commenti e atteggiamenti ostili.

Le circostanze emergono dalle chat captate dal trojan installato sul telefono del magistrato Luca Palamara, ex uomo forte del Consiglio Superiore della Magistratura e oggi indagato dalla Procura di Perugia per corruzione. Come dimostrato dagli articoli pubblicati in questi giorni, uno dei maggiori centri d'interesse di Palamara (originario di Santa Cristina d'Aspromonte) era la Calabria e, in particolare, Reggio Calabria.

In più occasioni, diverse toghe, peraltro in alcuni casi, quelle con cui il magistrato dovrebbe lavorare più gomito a gomito, non risparmiano commenti sull'operato di un pubblico ministero giunto a Reggio Calabria dalla Sicilia dove, solo per citare un esempio, ha ricostruito con successo uno dei delitti più oscuri della storia d'Italia, quello del giornalista Mauro Rostagno.

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Il procuratore aggiunto di Reggio Calabria, infatti, è totalmente assente dallo sterminato circuito relazionale di Luca Palamara, ma è presente nelle critiche di una delle fedelissime di Palamara, il magistrato reggino di Unicost, Tommasina Cotroneo. Per difendere la sua posizione riguardante le sue lontane parentele con alcuni soggetti coinvolti in indagini di 'ndrangheta, il magistrato non solo interessa il proprio punto di riferimento, Palamara, ma si lascia andare a inequivocabili affermazioni sia sul presidente della Corte d'Appello, Luciano Gerardis "vigliacco e ipocrita", l'allora procuratore generale, Dino Petralia, "vigliacco", Kate Tassone "persona pericolosa e con un padre pieno di reati fiscali".

Ma non solo.

Cotroneo sembra avere una certa avversione per i magistrati di Area e, in particolare di Magistratura Democratica, considerate le componenti più "di sinistra". La cosa che tormenta Cotroneo è la questione dei parenti, che, dice, in alcun modo ne avrebbe mai pregiudicato l'operato: "Ci sono tanti magistrati Luca che qui hanno parenti ed affini mafiosi e solo me hanno tirato fuori". E, sempre a suo dire, la questione sarebbe stata sollevata dopo il trasferimento del procuratore Federico Cafiero De Raho, approdato a capo della Procura nazionale antimafia e, quindi, nel periodo di reggenza da parte di Gaetano Paci, oggetto dell'insulto di Cotroneo: "Guarda caso l'hanno fatta appena ha girato le spalle Cafiero utilizzando l'utile idiota Paci" afferma Cotroneo. "Esattamente" risponde Palamara. "Ho saputo che Gerardis, Paci e Petralia si erano visti il 29 dicembre per quella cosa mia" aggiunge in un altro sms all'inizio del 2018.

L'ostilità (occulta, evidentemente) nei confronti di Paci sarebbe arrivata anche da uno degli altri aggiunti della Procura di Reggio Calabria, Gerardo Dominijanni, che non avrebbe accettato la decisione di Cafiero di scegliere Paci come reggente: "Mi spiace molto e spero durerà per molto poco" scrive Palamara rispondendo a Dominijanni, che lo informa della scelta. "Comunque è stato uno stronzo è inutile che faccia osservazioni ma gli scriverò una nota dove evidenzierò le omissioni del suo provvedimento" scrive Dominijanni, riferendosi a Cafiero. L'attuale aggiunto (poi effettivamente nominato vicario da Bombardieri) non accetta la sconfitta con Paci e scrive a Palamara: "Puoi capire perché de Raho si è comportato così?". Dominijanni vuole "le reali motivazioni".

Ciò che più potrebbe pesare nell'andamento dei lavori dell'Ufficio di Procura è, però, proprio quanto affermato dall'attuale vertice, Giovanni Bombardieri. La conversazione risale al periodo in cui Bombardieri doveva ancora essere nominato procuratore capo. E le lamentele verso l'amico Palamara sono insistenti. Prima nei confronti di Petralia: "Luca vedi che c'è il procuratore generale di Reggio Calabria che adesso sta esagerando... Prima diceva in giro che non andavo bene perché sarei del posto... adesso va dicendo che non vado bene perché sono senza polso .... Adesso mi sta facendo veramente incazzare... se sento solo un'altra cosa veramente lo mando affanculo e lo denuncio!!!!!!!". Poi si passa a giudicare l'operato di Paci, in quel periodo reggente: "Guarda che il facente funzioni sta facendo tutte le nomine della Dda del terrorismo e sta riorganizzando l'ufficio... cose da pazzi!!!!!!" scrive Bombardieri. "Gerry?" chiede Palamara, riferendosi evidentemente a Gerardo Dominijanni. "No no figurati è Paci!!!!!!" risponde Bombardieri.

E' il 16 febbraio 2018, ma l'argomento non si esaurisce qui.

Il 12 aprile 2018, quindi a nomina ormai certa, Bombardieri scrive ancora all'amico Palamara, ritornando sull'argomento e su Petralia e Paci. "Glielo dico che lui deve fare il procuratore generale e non il procuratore di primo grado come faceva con Paci".

 

6 - Continua