No agli Occhiuto, Parente (FI): “Berlusconi ponga limite alle arroganze leghiste”

Berlusconi Silvio 27 maggio"La Lega ribadisce, ma con argomentazioni farlocche, il veto sulla candidatura di Mario Occhiuto a Presidente della Regione a causa della situazione di dissesto del Comune di Cosenza, quando e' noto che tale condizione non è minimamente riconducibile all'operato del sindaco, in quanto ereditata dall'amministrazione di centrosinistra". Lo afferma il capogruppo alla Regione Calabria di Forza Italia Claudio Parente in una nota sottolineando "che Forza Italia in Calabria e' decisiva per la vittoria della coalizione di centrodestra, sicuramente in misura maggiore rispetto al contributo che potrà apportare la Lega". Parente chiede quindi "al presidente Berlusconi di porre un limite alle arroganze leghiste e che sia rispettata la decisione presa all'unanimita' dal direttivo regionale di Forza Italia, composto da sindaci, consiglieri regionali e parlamentari, circa l'indicazione del candidato alla Presidenza della Regione Calabria".

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"Non solo - prosegue - ma incredibilmente, la Lega evita di segnalare i successi ottenuti dalla citta' di Cosenza grazie all'operato del suo sindaco. Tutto cio' fa emergere un atteggiamento schizofrenico della Lega, la quale solo un mese fa ha candidato ed eletto in Umbria la signora Tesei che in dieci anni di amministrazione del Comune di Montefalcone ha provocato un dissesto finanziario di circa 4 milioni. Si tratta di due pesi e due misure che lasciano basiti. E' inoltre politicamente scandaloso il fatto che la Lega osi quasi imporre a Fi, cui tocca la designazione alla Presidenza della Regione per la Calabria, un profilo di candidato che, per le caratteristiche suggerite, e' facilmente individuabile. Si coglie un evidente tentativo di scardinare la coesione e l'unita' della forza politica cui appartengo che in Calabria vanta un forte radicamento elettorale ed e', di conseguenza, piu' che legittimo il sospetto che, cosi' facendo, si voglia espressamente delegittimarla e indebolirla. La riprova si ha quando oltre a Mario Occhiuto si lascia filtrare un ostracismo incomprensibile anche per l'on. Roberto Occhiuto, autorevolissimo politico e vicepresidente vicario del gruppo di Fi alla Camera. Salvini decide da solo e col massimo rispetto degli alleati, come fin qui e' avvenuto, i candidati in Emilia Romagna, Toscana e prima ancora in Umbria. Non si comprende dunque quale misteriosa perversione lo spinga ad assumere per la Calabria atteggiamenti che oltre ad essere politicamente scorretti, si traducono quasi in un'offesa per l'autorevolezza di stimati dirigenti di Forza Italia". "Francamente, ma ci piacerebbe che il sospetto fosse diradato - conclude Parente - temiamo che una delle ragioni dei disdicevoli veti posti dalla Lega alle scelte di Fi, sia dovuta al fatto che non piace all'on. Invernizzi avere a che fare in Calabria con personalita' che, ben consapevoli delle ingiustizie macroscopiche subite da questa parte del Paese, si opporrebbero strenuamente ad ogni ulteriore scelta dei governi che fosse in linea con una documentata storia di politiche economiche orientate sempre a vantaggio del Nord e ferocemente discriminatorie verso le popolazioni del Mezzogiorno italiano".